Ho avuto il piacere di partecipare al mini contest SEO ideato da SearchBrain, una nuova realtà indipendente sulla scena SEO/SEM italiana, formata da quattro noti e stimati professionisti del settore.
L’obiettivo della simpatica iniziativa era quello di trovare 7 Easter-Egg disseminati nel sito di SearchBrain, i cui indizi potevano essere decifrati quasi esclusivamente da SEO (smanettoni) esperti di protocolli e aspetti tecnici.
L’ambito premio, ovvero un’ora di consulenza gratuita con uno dei consulenti SearchBrain, a chi per primo avesse scovato tutti e 7 gli Easter-Egg.
Devo ammettere di aver iniziato il mini contest più che altro come sfida personale, ma vedendo i grandi nomi che iniziavano pian piano a partecipavi, mi sono impegnato in una ricerca più serrata fino a riuscire a scovare per primo tutti e sette gli easter-egg.
Ecco la spiegazione passo a passo di come mi sono mosso per trovarli.
Egg #1 La ricerca più banale va intrapresa nel sorgente dove un tag un po’ inusuale rende il pay-off più evidente.
Il primo Egg era davvero semplice da trovare, bastava dare un’occhiata al codice sorgente della pagina del contest, per individuare un meta tag “inusuale”:
<meta name=”SearchBrain” content=”Marketing with Search in Mind” />
Egg #2 Vecchio trucco ormai desueto che dei link fa uso insano, ma stavolta è assai faceto: un omaggio magrittiano.
Questo è stato un po’ più difficile da trovare, ma analizzando a fondo il codice sorgente, mi sono accorto di uno strano link nel Footer della pagina con un Javascript sospetto sul Mouse Over:
<a href=”http://www.searchbrain.it/searchbrain/” class=”footerlink”
onMouseOver=”window.status=”; return true”>SearchBrain</a>
Il Javascript serve a mascherare il link, nascondendo la pagina di destinazione che solitamente appare nella status bar del browser (Firefox per fortuna non si lascia fregare da certi trucchetti). Nel CSS inoltre, la proprietà cursor del link era impostata a default. Questa impostazione manteneva inalterato il cursore del mouse anche al Mouse Over sul link, contribuendo a nasconderlo.
Ecco svelato il secondo easter-egg: http://www.searchbrain.it/searchbrain/
Egg #3 Se si storpia il nom canonico o s’inverton le parole si vedrà un sipario comico: siamo geek di vecchie scuole!
In questo caso bastava invertire le parole del brand da SearchBrain a BrainSeach, e visitare il rispettivo dominio www.brainsearch.it per trovare il terzo easter-egg
Egg #4 Protocolli, è un bel macello! Ma lo SEO dev’esser lesto: il segreto è chiuso in quello che viaggiar fa l’ipertesto.
Qui si parla di protocolli e quello che fa viaggiare l’ipertesto è il protocollo HTTP. Senza indugio ho attivato il plugin per Firefox “Live HTTP Headers” per analizzare l’HTTP Headers della pagina, ed ecco infatti che all’interno ho trovato il quarto easter-egg:
X-SearchBrain: Hello, our name is SearchBrain.
Egg #5 Quando fingi d’esser quello che dei bot è il più famoso nostro marchio si fa bello con effetto portentoso.
Semplice… bastava fingere di essere il più famoso dei bot, ovvero Google-Bot. Ho attivato il plugin per Firefox “User Agent Switcher”, impostato su Google-bot, ricaricato la pagina, ed ecco apparire il quinto easter-egg: il logo di SearchBrain con un riflesso generato in Javascript.
Egg #6 Pel robot che fu d’Inktomi che vuol leggerlo d’un fiato ‘l testo sacro degli automi con bell’arte è decorato.
Il robot che fu di Inktomi è Slurp attuale bot di Yahoo!, mentre il testo sacro dei bot non poteva che essrere il robots.txt. Ho impostato lo “User Agent Switcher” su Slurp ed ho visitato il robots.txt del sito: www.searchbrain.it/robots.txt ed ecco comparire la scritta SearchBrain in Ascii Art.
Egg #7 Siamo guru all’italiana: SEO-problemi risolviamo ma se la richiesta è “strana” meditando ci blocchiamo.
Questo è stato senza dubbio il più difficile da trovare.
All’inizio ho pensato che la “richiesta” dell’indizio indicasse il form di contatto… ma dopo aver manomesso in diversi modi il form e dopo aver inviato un po’ di richieste… nessuna traccia.
Poi ho interpretato “strana richiesta” come Bad Request, ovvero l’HTTP Error 400 – Bad request, ho provato a generarne una, ma ancora nulla: il server rispondeva con il classico errore 400.
Dopo aver letto però il commento di Giacomo Pelagatti: “La risposta a volte sta nella nella richiesta stessa. E’ questione di metodo”, ho capito che la richiesta (HTTP) doveva essere fatta con un metodo “strano”… quindi se non con il tradizionale metodo “GET”… non restava altro che provare il metodo “POST” !!!
Sempre utilizzando il plugin “Live HTTP Headers”, ho simulato una chiamata all’Home Page del sito con il metodo POST, e dopo un Redirect, ecco apparire finalmente l’ultimo easter-egg: http://www.searchbrain.it/seo-guru-meditation.html
Oltre naturalmente alla grande soddisfazione personale di aver vinto un mini contest al quale hanno partecipato diversi esperti del settore (che ringrazio per i complimenti), sarà per me un grande piacere poter usufruire della consulenza di SearchBrain.
A tale proposito, mi piacerebbe poter condividere con tutti questo scambio di pareri, naturalmente se gli organizzatori saranno d’accordo. Chiederei quindi gentilmente ai quattro professionisti di SearchBrain, la disponibilità per rispondere ad una mini intervista scritta da poter pubblicare e condividere con tutti i partecipanti.
Grazie a tutti, e complimenti a SearchBrain per il contest! :-)
complimenti Mattia!
14/11/09 12:01 - Link
Grazie Giovanni
14/11/09 12:21 - Link
Grande, la perseveranza premia, bravo mattia
14/11/09 14:12 - Link
Grazie Sergio
14/11/09 14:59 - Link
Grande mago !!
15/11/09 10:13 - Link
Grazie Sandro!
15/11/09 10:16 - Link
Vincere un minicontest SEO
[...] Se vuoi sapere tutti i passaggi del lavoro, leggi l’articolo completo di Mattia Ragni. [...]
15/11/09 15:09 - Link
proprio bravo, complimenti! perché però “non restava altro che provare POST?” HEAD non l’avresti provato?
15/11/09 22:13 - Link
Grazie Marco e complimenti anche a te per il tuo ottimo blog.
Hai ragione, in effetti avrei potuto provare anche con il metodo HEAD, ma per una richiesta di questo tipo il metodo più “strano”, e quindi più in linea con l’ultimo indizio, mi è sembrato il POST… che effettivamente ha dato i suoi frutti :-)
16/11/09 00:13 - Link
E che dire di un bel DELETE… ?
http://www.w3.org/Protocols/rfc2616/rfc2616-sec9.html#sec9.7
16/11/09 16:18 - Link
Quello non mi sono azzardato ad utilizzarlo :D
16/11/09 18:08 - Link