Sempre più spesso mi sento dire o chiedere se le attività di Web Marketing per progetti aziendali, debbano necessarie essere pianificate e gestite da professionisti e non possano più semplicemente essere gestite comodamente in modalità “Fai da Te“.
Leggermente provato dalla crescente attitudine all’improvvisazione, provo a cimentarmi nell’arduo compito di evidenziare alcuni dei principali rischi connessi all’approccio “Fai da Te” al Web Marketing, con l’ambizioso obiettivo di far riflettere le persone prima che intraprendano azioni che possano generare scarsi ritorni o causare addirittura danni.
Viste la tematiche trattate, meglio prima tutelarsi con le dovute precauzioni ;-)
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Tutte le idee e le opinioni espresse in questo post rappresentano il solo pensiero dell’autore e non quello di aziende o persone citate.
Procediamo quindi con i principali rischi connessi ai diversi ambiti di intervento.
Posizionamento nei Motori di Ricerca
Il primo rischio connesso al “SEO Fai da Te” è quello di ignorare l’utilità e le vere potenzialità di una corretta attività di Posizionamento.
Non è la prima volta purtroppo che cercano di convincermi della totale inutilità di un intervento SEO con la frase:
Se cerco il nome della mia azienda in Google, sono già in prima pagina
Complimenti! E chi non conosce l’azienda come fa a trovarla? ;-)
Il secondo rischio è quello di sottovalutare la reale complessità della materia, esistono ancora persone convinte che l’attività di SEO possa limitarsi al semplice inserimento di “qualche” Parola Chiave all’interno del sito, oppure che sia sufficiente focalizzare i propri sforzi su piccoli interventi (completamente ininfluenti in termini di posizionamento), trascurando invece gli aspetti veramente critici e strategici:
Ho già messo le (Meta) Keyword in tutto il sito!
Non importa se il sito sia strutturato interamente a Frame, con un menu in Flash e un bel noindex nell’Head di tutte le pagine ;-)
Sebbene i primi due approcci possano al massimo comportare l’assenza di risultati (magra consolazione…), l’atteggiamento peggiore resta a mio avviso quello di chi, dopo aver letto velocemente qualche post (non importa se datato o scritto da un quattordicenne) si diverte a sperimentare “trucchi e tecniche” (meglio se deprecate da anni)… guadagnandosi una meritata penalizzazione (o completa esclusione) da parte dei Motori di Ricerca.
Campagne di Keyword Advertising
Anche le attività di Keyword Advertising non sono esenti dalla gestione “Fai da Te”, sebbene il fatto che si debbano spendere dei soldi limiti per fortuna tale approccio.
Sfortunatamente, c’è chi sostiene che sia sufficiente scegliere un paio di parole chiave (più sono generiche, meglio è…) e “pagare Google”, per attivare campagne di successo ed ottenere risultati.
Il rischio più immediato (e concreto) è quello di buttare inutilmente i soldi, acquistando Parole Chiave troppo generiche che, a fronte di Costi Per Click stratosferici e Annunci di bassa qualità, portano traffico non targettizzato a pagine di destinazione non ottimizzate, che guarda caso… non generano alcuna Conversione.
Un altro rischio consiste nell’attivare le campagne per poi abbandonarle a se stesse, trascurando l’estrema utilità delle attività di monitoraggio e gestione, che se non vengono effettuate con l’adeguata frequenza, rischiano di lasciar lievitare le inefficienze delle campagne riducendone di giorno in giorno il ritorno sugli investimenti.
Oltre al rischio meramente economico, anche in questo caso si rischia di non comprendere le effettive potenzialità dello strumento, escludendo a priori la pianificazione di nuove campagne solo perchè le precedenti, gestite in autonomia, non hanno portato i risultati sperati.
A breve, la seconda parte del post con i rischi del “Fai da Te” negli altri ambiti del Web Marketing.
Se avete Case History o esperienze indirette in materia (di bricolage), non siate timidi e condividetele pure nei commenti :-)
bhe, però per un quasi ex del settore che intrapende una nuova attività… può farsi un po’ WM fai da te…
il problema sono i clienti che usano per la prima volta alcun strumenti e da li scatta il delirio di onnipotenza e rischi grosso… che tutto il tuo lavoro venga distrutto con un paio “di click” su strumenti che comunque richiedono un minimo di base…
09/03/11 12:21 - Link
Per progetti personali e partendo comunque da una minima formazione/esperienza di base, nulla vieta il fai da te.
Per il resto, sono perfettamente d’accordo con te Giorgio ;-)
09/03/11 12:24 - Link